Lucia non hai vizi, quindi compra

Oh, non lo so. Non lo so perché in teoria non posso fare a meno delle scarpe con il tacco, ma in pratica sì, dato che poi compro scarpe basse. E’ come dire “gli uomini preferiscono le bionde, ma poi sposano le more”. Ed io che ho i capelli di due colori sto nel mezzo. E’ come se prima mi fossi sentita figa con i trampoli, adesso con le piante ben adagiate per terra, è come se ora preferissi quasi di più stare comoda (viste le mie giornate in bicicletta) che fare la vamp. Forse sto invecchiando, forse non ho più l’età di apparecchiarmi mezza ignuda con sandaletti-gru.
No, la dimostrazione che io non stia invecchiando l’avete qui, con la riprova materica d’un acquisto giovane-agile: ho comprato nel nuovo shopping online di Vans un paio di scarpe belle cariche. Nere, con platform e borchie, perché nella vita ciò che conta è la sobrietà. A che conta farsi notare? Per le egocentriche come me conta, se si tratta di piedi però. E fu così che domani mi vedrete per il Corso con culotte o maglia trasparente senza reggiseno. Sicuro. Non succederà manco nella mia prossima vita da spogliarellista sfacciata di Las Vegas.
Così facendo, il mio parco-scarpe prese online aumenta a vista d’occhio, nel vero senso della parola, dato che in camera, a paragone, ci sono più sneakers che mattonelle.
In realtà ci sarebbe anche un modellino basso tanto bellino, in teoria non dovrei mettere nulla nel carrello, in verità lo farei tanto volentieri. Ciò si sta per trasformare in pratica, anche se non dovrebbe.
Ogni volta che devo comprare qualcosa mi dico sempre: “Lucia tu non hai vizi, non fumi, bevi poco, non pratichi sport costosi, né fai collezioni da milionari, quindi cosa vuoi che sia un paio di scarpe?”
Niente. Compro. Comprare mica è un vizio (secondo me).