Vecchini milanesi e toscani: trova le differenze

Vecchini milanesi e toscani: trova le differenze

donnina san gimignano

Le differenze tra le vecchine che vedo qui a Milano e quelle che vedo in Toscana sono diverse: le milanesi fanno la spesa con le buste biodegradabili, quelle che costano pochi centesimi e che pigli al momento dell’acquisto, o dovrei dire quelle che se piove si autodistruggono in un tempo variabile dai due ai quattro secondi; le toscane hanno la stessa busta accartocciata e semi distrutta di plastica “vecchia” da anni. Sennò hanno il carrellino in stoffa plastificata a quadrettoni marrone e beige.

I vecchietti milanesi non hanno in mano nulla, o al massimo la busta dove ci son dentro le analisi, o una busta in generale da portare a qualcuno. I vecchietti toscani hanno in mano o un pezzo di legno per il camino, o una sporta di pomidori dell’orto da regalare a qualche amico, o il giornale.
Le vecchiette “universali” hanno o la pochette di pelle o la borsetta nera a due manici da tenere al polso.
I vecchietti toscani vanno a comprare il pane, quelli milanesi vanno all’Esselunga, i primi tirano il collo a qualsiasi animale per poi mangiarselo arrosto con litri d’olio, i secondi vanno sempre all’Esselunga. Gli uni prendono le uova a caso, gli altri bio e qualcosa.
I primi mettono la sedia fuori casa, i secondi la tengono dentro. I primi oziano di più, i secondi meno.
A Milano vedo delle vecchiette con dei completi che vorrei rubare all’istante, ad Arezzo vedo delle vestaglie a fiori che le penso su di me con zeppa, cintura vintage marrone e capello tirato.
Nella città della Madonnina ho notato pochi vecchietti a giocare a carte, ce ne sono di più ballare o al massimo a giocare a bocce, giù da me le carte (col vino) sono un must.
Non capisci parlare entrambe, se si spiegano in dialetto.
I vecchietti toscani hanno i figli che vanno a pagare loro le bollette, quelli milanesi no, ci pensano da soli. I primi ti preparano le pappardelle al cinghiale, i secondi il petto di pollo con insalatina.
Gli aretini hanno cani e gatti, i lombardi o solo cani o solo gatti. I primi vanno alle sagre, i secondi ai concerti.
I vecchietti toscani hanno il cellulare con i tasti giganti o non ce l’hanno, quelli milanesi non hanno uno smartphone, ma un cellulare per lo meno “normale”, di dimensioni non pari ad una villa con piscina.
In Toscana si può anche stare con le porte aperte, non a Milano. Giù si sfruttano più le panchine, qui molto ma molto meno; giù si va in bicicletta, qui con il tram o il bus.

Chissà se io da vecchietta sarò toscana o milanese, tirerò il collo ai polli o andrò alla Coop a comperare il pesto già fatto. Boh.

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