CON TESSABIT CI PUOI GIOCARE, TES-SA-BIT

CON TESSABIT CI PUOI GIOCARE, TES-SA-BIT

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Da piccine io e la Lucia si faceva nel negozio dell’Erika, cioè, non nel suo, ma di sua madre, perché noi, tutte e tre, eravamo solo tre bambocce delle Elementari con la frangia alla cazzo e le calze bianche di lana spesso sbucciate sulle ginocchia. Si saliva su per quella scala di ferro e ci si infilava tipo topini nei buchi del formaggio tra la carta trasparente che involtava i vestiti per decidere cosa indossare per l’occasione che si ricreava in magazzino. Un giorno eravamo dal parrucchiere, un altro in TV. 
Da piccola ti vuoi vestire da grande, da grande continui a volerti vestirti da grande. Da piccola ti diverti ad abbigliarti da piccina, da cresciuta ti diverti come da bambina a giocare con gonne e giacche delle grandi.
Amen. Questa è la morale della favola, che contrariamente a come avviene in ogni racconto, io ribadisco all’inizio: scarpe, camicie e pantaloni altro non sono che un mezzo per farci divertire, un gioco che non ha età. La moda aiuta a sorridere di più. L’avrò ripetuto quante volte? Un monte. Quante volte continuerò a ripeterlo? Un monte +.
Il gioco (per fortuna) continua. Il buon Stefano mi dice “Vieni a Como, ti faccio fare un giro nei negozi Tessabit“. Ovvio che sì.
Ora, il caso ha voluto che scoprissi dopo il livello di febbre che avevo quel giorno, ma ho avuto anche la riprova che abiti e scarpe da paura sono degli ottimi antibiotici temporanei contro nausea e influenza.
Di giorno febbre a 38 ma con la forza di provarti l’Universoepaese. Di notte febbre a 40 senza la forza di andare a prendere il caricabatterie del cellulare, che alla fine, infatti, è morto.
Oh via, mi cheto e vi elenco i look che assieme a Valentina e Stefano ho scelto, poi fotografati da Arianna.
1. La Lucy e gli abiti: una storia infinita. Mentre rompo le palle per qualsiasi paio di pantalone o quasi, infilatemi un chicchessia vestitino che non sia d’acrilico e sono felice. Se poi è di Céline, vabè. Non sono fan sfegatata delle borchie ma in questo caso le scarpe Balenciaga stavano a pennello, per legarsi al “fazzoletto” rock di pelle dell’abito e nel frattempo slegarsi dal suo candore bianco. Ma che ho detto? Boh. Ci ho creduto un sacco comunque. Per rendere il tutto più giocoso un piumino Moncler dal peso pari a zero, stracolorato.
2. La Lucy e il kimono: un amore infinito. Era da tempo che non pronunciavo la frase: “Per questo darei un braccio”. E se mi domandaste: “Andresti con questo sobrissimo kimono di Dries Van Noten domani al mercato centrale?”, la mia risposta sarebbe irrimediabilmente: “Sì, c’andrei”. Con collana Marco Bologna e scarpe Yves Saint Laurant al seguito. Questo, by the way, è il mio look preferito.
3. La Lucy e i suoi travestimenti da uomo: una passione infinita. Quanto mi garba mettermi la giacca e i pantaloni e legarmi i capelli dio solo lo sa. Il maschile mi fa tanto femminile. Tutto MSGM e camicia Equipment.
4. La Lucy e le sue curve. Che si vedono e facciamole vedere. Nessun brand meglio di Dolce & Gabbana poteva farlo.
Nonostante le mie condizioni precarie mi sono divertita, certe volte ho pure rivisto la mamma dell’Erika che ci sgridava perché doveva far vedere proprio quel capo alla cliente, proprio quello con il quale stavamo giocando noi.
A tratti mi sono rivista quando lavoravo a Firenze da Gerard Loft, perché anche lì, come da Tessabit è tutto a conduzione familiare, tutto molto easy e open, nonostante i brand “poco easy” perché di molto fighi. Anche da Gerard mi provavo tutto e poi inevitabilmente compravo quasi tutto. E fu sempre a Firenze dove mi fu regalato il mio primo kimono.
Quindi, se ogni tanto mi sono un attimino, come dire, bloccata, è stato perché mi si sono aperti diversi cassettini del cervello, mica per altro eh.
Infine doverosi ringraziamenti al grande Stefano, che mi ha fatto anche da medico, Valentina, Arianna e ovviamente ad Andrea Molteni, proprietario dei negozi Tessabit.
E ora perché mi viene la canzoncina storpiata del Crystal Ball: Con Tessabit ci puoi giocare, Tes-sa-bit, e tante forme puoi inventare, Tes-sa-bit… 
Non voglio risposte grazie.
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Comments are closed.
  1. Amara

    15 February 2013 at 14:29

    Belle foto!
    Io per quel kimono darei braccia, gambe e anche il busto, solo che poi non saprei cosa farmene =P Ti sta veramente bene, con quella mega collana poi è fantastico!
    Anche il vestitino di Dolce&Gabbana mi piace, molto mediterraneo, fa molto estate, sole, mare, scogli =)
    -Amara-

  2. che meraviglia.

    in camicia e pantaloni mi piaci un sacco!

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

  3. Guapita Tondita

    15 February 2013 at 14:50

    Allora, spè che riordino un attimo le idee:
    -1-ti avevo già detto che il bianco e nero ti donava un sacco, poi ho visto il piumino rosso Colmar “Interflora” sopra e sono svenuta proprio. Mi sono impataccata allo schermo: superlativo (per non usare issimo che poi ti sconia)
    2-se vai al mercato con quella ouverture lì ti regalano sulla spesa 1 kg di cime di rapa, 2 kg di patate, una zucca e del sedano rapa…girameli che li butto nel minestrone
    3-male style…nelle corde di Lucy
    4-Roba da sembrare a Pantelleria anche se sei a Como.

  4. Lilli

    15 February 2013 at 15:02

    Che bella che sei in questi scatti Lucia, adoro il kimono! E come sempre mi hai fatto sorridere!:) Un bacio!

  5. tenditrendy

    15 February 2013 at 15:20

    da svuotale l’intera boutique!!!

  6. TESSABIT

    15 February 2013 at 15:38

    E’ stato un piacere averti nel nostro store!
    Ricordiamo che qui trovate i nostri migliori prodotti online: http://shop.tessabit.com

    🙂
    Tessabit

  7. ChicToChic

    15 February 2013 at 15:42

    Un look più azzeccato dell’altro!!! Il kimono è il non plus ultra, il look maschile è da schianto e non c’è una cosa che non indosserei! Pezzo preferito? Il piumino floreale!!!
    Sei la solita forza Lucia, non ti ferma nemmeno la febbre, evvai!!

    Marta

  8. TheDollsFactory

    15 February 2013 at 18:50

    Il kimono ti sta benissimo, poi è anche un capo multi uso te lo metti per uscire a fare la spesa come un coprispalle, la sera come vestito chic, e in camera da letto come una vera geisha 🙂

  9. freeflyer

    16 February 2013 at 9:50

    kimono bello bello ma la giacca gialla vince!

  10. Miriam Stella

    17 February 2013 at 17:51